domenica, agosto 12, 2007

Unconscious and superconscious in Freud, Jung and Yogananda











AVVISO AI LETTORI:

E' risaputo cosa rappresenti un weblog:
un diario personale, un insieme di idee
e pensieri, che sempre tali rimangono,
ma rappresentano anche una porta...
come scrissi nel 2006 e che oggi ribadisco
nuovamente, una porta che permette
più o meno pericolosamente di interagire
fra chi scrive e propone e chi legge.
Considerate i miei scritti alla stessa
stregua di un buon saggio.... e niente più.
Il resto dovrete essere voi a scriverlo,
nella vostra vita di ogni giorno.
Il sottoscritto può solo esprimere i suoi
punti di vista e provocare curiosità e
interrogativi e nient'altro.
Quindi, come siete soliti fare con un buon
libro.... leggetemi pure ,se volete.
I miei articoli non hanno nessuna
prerogativa professionale e anzi vi esorto
sempre e da tanto tempo, di rivolgervi alle
strutture professionali preposte, nel
caso in cui vorreste approfondire in modo
pratico certe tematiche e/o avreste bisogno
di aiuti e di sostegni psicologici.
Grazie


Inconscio e superconscio in
Freud, Jung e Yogananda.



"Da quando le stelle sono cadute
dal cielo ed i nostri simboli più
alti sono impalliditi, domina
nell'inconscio una vita segreta".

"Nella nostra vita segreta, gli
archetipi, non sono affatto dei
pericoli immaginari, ma bensì
rappresentano dei rischi effettivi,
dai quali può in certi casi dipendere
un destino.
Il pericolo maggiore è quello di
soccombere al fascinante influsso
degli archetipi, pericolo specialmente
concreto se non rendiamo coscienti
a noi stessi le immagini archetipiche"

Quando si verifica il caso di una
esperienza contraria con il tipo
di personalità propria, in quel
caso l'idea e/o il sentimento in
questione sprofondano nell'inconscio
e vengono dimenticati..
Questo nei primi anni '60 veniva
chiamato " refoulement".
Le esperienze non gradite quindi e/o
traumatiche vengono rimosse in quanto
urtano contro un sistema di barriere
o di censure posto fra l'inconscio
e il preconscio.

Come è oramai risaputo, tali contenuti
rimossi dalla nostra coscienza, vengono
quindi dimenticati, ma fate attenzione
poichè essi conservano intatto il loro
dinamismo, non rassegnandosi dunque
all'inerzia ed in tutti i modi cercheranno
di emergere e fare sentire la loro forza
e presenza.
Come?

Semplice: complice un sogno, un ricordo,
una forte emozione, simboli, passaggi
planetari , un suono, una parola,etcc..

A guardia della nostra integrità psichica,
esiste un meccanismo di autodifesa uni-
versale che è proprio della notte dei
tempi:Ed è chiamato " Il guardiano della
soglia".Incorruttibile e sempre pronto a
respingere compromessi e allettamenti.
In questi casi, ai complessi o contenuti
psichici, non resta altro che tentare
strade alternative, altri sfoghi, abili
scappatoie però pericolose.

Cosa potrebbe capitarci di dannoso?

Provando ad aggirare gli ostacoli della
censura o dei "guardiani", quasi sempre
essi finiranno per provocare danni e
disastri più o meno gravi, come i sintomi
nevrotici e malattie psichiche.

Cosa vuol dire questo?

Forse che,l'essere in presenza di nevrosi
e di comportamenti anormali,significa che
il contenuto psichico avrà imbroccato una
direzione sbagliata e sia in uno stato di
pericolosa agitazione?


Non sempre, a suo tempo, fu proprio Freud
a dover precisare che non tutte le
manifestazioni dell'inconscio debbano
essere sempre di natura morbosa.
Rientrano, in questo dinamismo dell'inconscio,
i sogni, i lapsus e simili...
Parlando di spiegazioni, intendiamo affermare
che realmente bisogna decifrare i messaggi che
provengono dall'inconscio, perchè anche questi
contenuti considerati normali, urteranno,
cozzeranno con le solite barriere, che
costringeranno loro a camuffarsi in mille modi
pur di aggirarle e raggiungere il livello cosciente.
Questo è proprio il caso dei simboli, i quali
senz'altro rappresentano la forma più arcaica di
espressione psichica esistente nei tempi passati,
addirittura già nei primitivi.

Ma i contenuti rimossi nell'ambito dell'
esistenza individuale e collettiva, non
esauriscono la straordinaria ricchezza
dell'inconscio.
Ecco perchè accanto al vero inconscio
individuale, dobbiamo immaginarci un'altra
" sfera" sicuramente più vasta e difficile
da esplorare.

" Le esperienze degli altri che ci hanno
preceduti, non sono per noi un messaggio
morto o un tesoro inutile.
(Credetemi,e vi darò prove in abbondanza
quando comincerò a spiegare più approfon-
ditamente i casi di transgenerazionale e
di psicogenealogia astrologica mediante
l'uso dei simboli astrologici).Una gran
parte di queste ricchezze si riflette
nella nostra psiche, aumentando nel bene
e nel male le nostre possibilità di adattamento
( karma, reincarnazione, inconscio
collettivo e psicogenealogia).
Ogni individuo quindi partecipa con una sua
quota parte alla formazione di " anime
collettive" universali e cioè a quelle delle
sue origini( familiari, razza, classe e nazione).


E' possibile azzardare adesso un piccolo
schema dell'inconscio e del suo dinamismo
collegandolo in parallelo( reminescenze tecnico
professionali) al pensiero indiano ( Yogananda)?

Secondo la scuola freudiana e junghiana,
esisterebbe una zona del nostro cervello
che seguirebbe il confine fra l'organismo
fisico e quello psichico, perchè altrimenti
non sapremmo spiegare l'influenza che eser-
cita un contenuto psichico su alcune funzioni
organiche.

In pratica, se un sentimento, una emozione
rimossa, può generare un disturbo fisico
( a volte un dispiacere amoroso può risolversi
anche in un.....foruncolo), allora vorrà dire che
sarà necessario considerare l'inconscio come
un ponte fra le due realtà.
Inoltre bisognerà accostare sempre gli " istinti"
ai problemi dell'inconscio, poichè entrambi
sono situati in quella zona misteriosa che separa
appunto l'organismo dalla psiche.

Il pensiero orientale e indiano in questa sede,
dice così:

"In accordo con la specifica natura dell'individuo
e quindi del suo temperamento( facilmente deter-
minabile attraverso lo studio dei segni astrologici
personali e altro..) possiamo, una volta appurato a
quale tipo appartiene, operare metodi di autoguari-
gione o di guarigioni con l'ausilio di simboli e
affermazioni di preghiere.
In sostanza, nella vita potremmo trovarci di fronte a
dei soggetti ricchi di immaginazione, oppure a dei
tipi intellettuali, che possono essere: ambiziosi,
e motivati,volitivi e combattivi e quindi cercare il
modo più adatto per rapportarsi con costoro e
cercare di aiutarli secondo la loro reale natura".

Si potrà fare leva sull'immaginazione, sul
ragionamento,sulla fede, sulla sensibilità o
sull'impegno attivo.
Per esempio: una persona che appartiene al tipo
intellettuale, non trarrà beneficio e vantaggio alcuno
da un metodo di guarigione basato sulla suggestione.
Ma di sicuro sarà influenzato da una discussione di
tipo metafisico e che metta in luce l'influenza che lo
stato di coscienza esercita sull'organismo.
Tale persona deve poter capire i vari motivi e le cause
dell'attività mentale.Nel caso in cui si rendesse conto
che possono, diciamo, prodursi delle vesciche per
mezzo dell'ipnosi, potrebbe analogamente comprendere
il potere della mente per la cura di diversi mali.

" Se infatti la mente può influire negativamente sulla
salute, essa deve anche poter procurare la buona
salute".

E' l'energia mentale che ha sviluppato le varie parti
del corpo ed è ancora la mente che dirige la fabbrica
delle cellule fisiche e che può infondere loro nuova
vita.

Nell' uomo in cui predomina fortemente la volontà,
l'autosuggestione non può nulla.
Delle sue malattie egli potrà essere curato solo con
metodi di " insegnamento- recitativi" e con delle
specifiche preghiere-affermazioni che stimolino la
sua volontà, piuttosto che attraverso la sua
immaginazione.
L'autosuggestione è invece utile a quelle
persone che sono di temperamento prevalentemente
emotivo.

" Lo status temperamentale è facilmente ricavabile....
basta sapere quali sono i simboli astrologici e arcaici,
che fanno riferimento a quella specifica data di nascita,
andando a cercarli nel tema natale di ognuno", non
dimenticando e abbinando come riferimento il criterio
junghiano( a cui lo scrivente fa riferimento), che a
partire dall'atteggiamento( introversione e estroversione),
giunge a fondersi combinandosi con la funzione
dominante:
pensiero, sentimento,sensazione e intuizione.
Ricordandosi che il tipo estroverso per lo più
si orienta in base a dei dati oggettivi, mentre l'introverso,
in base alla risonanza soggettiva che gli stessi dati
producono al suo interno.


Concludendo, vi lascio un personalissimo promemoria
su cui, permettetemi di consigliarvi, potrete orientare
la vostra riflessione:

a) Quando utilizzate le preghiere-affermazioni, fatelo solo
dopo aver effettivamente capito e individuato l'atteggia-
mento mentale di chi vi sta di fronte o di chi volete aiutare,
anche se non presente.

b) Le preghiere-affermazioni che fanno leva sulla volontà,
devono sempre essere accompagnate da una ferma
risoluzione.

c) Quelle che invece fanno leva sul sentimento, vanno
sempre espresse con amore e devozione.

d) Quelle che fanno leva sulla ragione, devono poggiare
sulla comprensione esatta.

e) Scegliete la preghiera-affermazione adatta al tempera-
mento del paziente, amico, amato od estraneo, cercando
di essere certo del suo temperamento ed aiutarlo a secon-
da se in lui predomina la fantasia, l'emotività o il ragiona-
mento.

f) Altrettanto importanti sono la perseveranza e la ripeti-
zione prolungata, alimentando così le suddette afferma-
zioni con pensieri di amore, fede, devozione e volontà.

Non preoccupatevi mai dei risultati.... abbiate fede che
loro seguiranno sempre ed in modo naturale.

Con affetto
Davide Costa