martedì, ottobre 17, 2006

La notte oscura ed il dolore terapeutico



Nella notte oscura ... è utile viaggiare

"Nella gioiosa notte,
in segreto, senza esser veduta,
senza veder cosa,
ne altra luce o guida avea,
fuor quella che in
cuor mi ardea"
san Juan de la Cruz

Uno dei padri spirituali da me più
amati, è San Giovanni della Croce.
Per questo ho voluto menzionarlo,
nell'articolo odierno...


Probabilmente i periodi di dolore
e di confusione ci permettono di
sondare le profodità della nostra
anima, molto più di quanto facciano
i momenti di benessere.
L'oscurità e il turbamento hanno
un loro modo particolare di stimolare
l'immaginazione, perchè ci consentono
di percepire ciò che normalmente
passerebbe inosservato.
Diventando sensibili ad un differente
spettro emotivo e arrivando a percepire
l'ultravioletto, ovvero gli estremi delle
nostre sensazioni e dei pensieri,impariamo
cose che nel bagliore della vita di tutti i
giorni non sarebbero neppure state distinguibili.

Tutti aspiriamo alla felicità, ma ogni vita
contiene in sè gioia e dolore, luce e tenebre.
Ci può capitare di perdere il lavoro, di divorziare,
di ammalarci, e allora ci inabissiamo in un periodo
oscuro mettendo in discussione tutto ciò che siamo.
La maggior parte di noi a questo punto cerca freneticamente
qualche via per uscire dallo sconforto, e magari ricorre
a futili divertimenti o all'alcool.Oppure pensa che sia
solo depressione e quindi si rivolge ad uno psicologo.
In questo modo, però, si spreca una opportunità preziosa:
quella di cambiare prospettiva.La crisi deve darci la
spinta per interrogarci su ciò che vogliamo nel profondo
di noi.Per esempio, essere lasciati dal partner offre
l'occasione per capire cosa non abbia funzionato nel
rapporto, cosa cerchiamo davvero nell'altro o siamo
disposti a dargli, come siamo stati influenzati dagli
stereotipi comportamentali della nostra società e via dicendo.
Se non facciamo chiarezza in noi stessi, ripeteremo
fatalmente gli stessi errori in ogni nuova relazione,
affettiva o professionale che sia.Abbandoniamoci dunque
alle tenebre dell'infelicità, se questa può aiutarci a
progredire nella nostra evoluzione umana ed a ritrovare il
piacere della luce.Individuiamo i nostri personali riti
di passaggio, la nostra temporanea follia, la nostra
trasformazione alchemica per diventare più veri,più forti,
più completi.
E SENZA PIU' PAURA DEL BUIO...

Hola
Davide