martedì, marzo 20, 2007

Contemplation of the to act-Contemplazione dell'agire















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Questo marzo 2007, periodo di Quaresima, si sta
manifestando con tutta la sua forza....
Sembrerebbe che le persone che mi stanno
attorno siano prese di mira.... ripetutamente, e non
in misura lieve, da problemi seri di salute.
Nell'arco di 2 giorni sono state ben 3 a doverne subire
gli effetti deleteri.

La risposta da parte mia è stata subitanea, ho messo
tutto nelle mani di Dio,pregandolo con più fervore.
Non siete assolutamente sole... siete state inserite
all'interno delle preghiere che rivolgiamo giornalmente
ai malati, sentirete che non siete state abbandonate.

Spero che questa Santa Pasqua sia ricca e proficua
di conversioni,cambiamenti, trasformazioni e guarigioni
interiori e fisiche.La terza " via Crucis" del mese
di marzo è stata molto intensa almeno per me, essa
mi ha permesso di dialogare dentro.. e di aspettare
per ascoltare....la Sua voce.



Contemplazione dell'agire

Quando esperimenti un'emozione(paura,ansia,
piacere, dolore) prendi consapevolezza di chi
sta sperimentando l'evento.
Ma ti sei mai chiesto/a : chi è che stia fruendo
del frutto di percezione?
Se stai osservando un qualcosa, tipo un albero,
un tavolo, una casa, ti sei mai chiesto/a : chi è
che sta osservando?
Se stai pensando a qualcosa, interrompi il flusso
pensante e domandati: chi è che sta pensando?
Che rapporto c'è tra me che penso e il pensiero-
immagine?Quale dei due è la costante e l'invariante?
Se il tuo corpo fisico si è ferito, chiediti: chi è che
sente dolore?Ti pensi esclusivamente corpo
fisico?Allora perchè addolorarti?Non vedi che questo
ammasso di carne ed ossa non fa in tempo a
nascere che già è un putrefazione? Perchè
violenti la tua natura che è quella di sperimentare
il piacere-dolore?Se ti credi corpo fisico, abbandonati
alla sua natura, che è poi la tua natura, e segui i ritmi
del suo essere.

Svegliandoti una mattina ti sei detto: oggi farò
questa cosa, compirò questo proposito. A sera,
però, hai dovuto riconoscere che quel proposito
è sfumato.Perchè? Se tu sei una coscienza sola,
una volontà singola e senza secondo, se tu sei
un'unica intelligenza, non può assolutamente darsi
che la tua deliberazione possa essere frustrata e
distolta da qualcuno o qualcosa che non esiste.
Se il tuo proposito è stato deviato, allora vuol dire
che tu non sei solo, non sei unità.Vuol dire che in
te c'è un secondo in opposizione, vuol dire che
siete in due.Quindi, di questi due chi è il risolutore?
Chi è che veramente propone, delibera e decide?
In questo caso, le molteplici voci e intenti divorano
la tua coscienza, entri in forte conflitto con te stesso,
sei come dilaniato da un mostro dalle mille teste.
Pensa come risolvere il problema della tua dualità,
della tua conflittualità e della tua frammentarietà.

Se una mattina svegliandoti ti sei proposto di fare
qualcosa che poi non hai fatto vuol dire che non
ti sei svegliato....